Abramovich in Bielorussia nelle vesti di mediatore tra Ucraina e Russia: il ruolo dell’ex patron del Chelsea.
Ha fatto in pochi minuti il giro della rete la notizia della presenza di Roman Abramovich al tavolo delle trattative tra Russia e Ucraina: ma perché l’ex patron del Chelsea, che per il rischio delle sanzioni nel Regno Unito ha lasciato la guida del club, è stato scelto come mediatore in questa delicatissima trattativa?
Perché Abramovich lavora come mediatore nella trattativa tra Russia e Ucraina?
Dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, Abramovich, sul quale pendevano le sanzioni al vaglio delle autorità britanniche, ha deciso di lasciare la guida del club lasciando il tutto nelle mani dei vertici della fondazione benefica del club.
Imprenditore russo, Abramovich era nella lista degli oligarchi russi sanzionabili per la decisione di Putin di invadere l’Ucraina.
Abramovich quindi è considerato come un uomo vicino a Vladimir Putin. Ma si è recato in Bielorussia come uomo di pace, prendendo in qualche modo le distanze dal Cremlino.
Roman Abramovich ha voluto dimostrare fattivamente di essere contrario alla guerra in Ucraina e di voler dare il suo contributo per il raggiungimento della pace. L’imprenditore in effetti è un uomo di confine, con rapporto stretti sia in Ucraina che in Russia.
Gb e Francia chiedono l’esclusione della Russia dal Mondiale di calcio
A proposito di calcio, Londra e Parigi hanno chiesto alla FIFA di escludere la Russia dai Mondiali. La Nazionale dovrebbe scendere in campo contro la Polonia negli spareggi ma la Polonia ha già fatto sapere di non essere intenzionata a scendere in campo contro la Russia.